Chiesetta di San Sisto
Itinerari
A sud del paese, a pochi passi dalla antica strada Postumia, in un suggestivo ambiente campestre, si erge questa piccola chiesetta dedicata al culto di San Sisto II. La sua origine si perde in tempi lontani, per taluni addirittura in epoca paleocristiana o forse anche prima. In questo sito furono rinvenute tracce di una necropoli di epoca romana il che fa pensare alla possibilità che tutta l’area fosse adibita a culti pagani. Lo storico Carlo Agnoletti, nel suo testo del 1898 dal titolo Treviso e le sue pievi, ci ricorda che già nel 1640, presso questa chiesetta di San Sisto, persisteva il culto della terra che guarisce dalle febbri e che sarebbe stato proibito dalle autorità ecclesiastiche con le seguenti parole: “proibito di più scavare dietro l’altare, essendo una mera superstizione l’appendersene al collo un sacchetto conto la febbre; ma la superstizione dura tutt’ora…”. Una visita a questa chiesetta immersa nella campagna è d’obbligo, ma la cosa migliore è trovarsi da queste parti la mattina presto del 6 agosto. Ci troveremo con la gente del paese che arriva per partecipare alle funzioni religiose e poi godersi il fresco tra gli alberi e mangiare le tradizionali trippe alla parmigiana preparate dai bravissimi cuochi della locale sezione degli Alpini. La festa per il Santo patrono comincia in questo modo, al mattino presto, per poi continuare tutto il giorno tra canti e bicchieri di vino buono.