Durante la seconda guerra mondiale le
truppe tedesche avevano vietato agli abitanti
di dare asilo ai partigiani minacciando
rappresaglie sulla popolazione, ma nel 1945
un gruppo di partigiani si rifugiò in alcune
case contadine della borgata di Zapparè.
I tedeschi, scoperto il fatto, circondarono la zona,
ma i partigiani riuscirono a fuggire. La rappresaglia
fu spietata: dopo lo scontro, la notte tra il 21 e il 22 marzo furono incendiate alcune case di Zapparè
e vennero arrestati dieci uomini tra le famiglie
sospettate di aver collaborato con i partigiani.
Condotti a Montebelluna, nel campo sportivo della
città, i dieci uomini vennero fucilati. In occasione del
cinquantesimo anniversario della strage, gli abitanti
di Trevignano hanno voluto ricordare i dieci Martiri
di Zapparè con questo monumento. Nella lapide si
ricordano anche tre dispersi durante la Seconda
Guerra Mondiale e quattro bambini morti in seguito
allo scoppio di una bomba durante la Grande Guerra
del ‘15-’18.